“Via Mater Dei”: un nuovo cammino tra i santuari dell’Appennino

Da Bologna a San Benedetto Val di Sambro circa 130 km da percorrere a piedi in sei tappe

Dopo i successi della Via degli Dei e della Via della Lana e della Seta l’Appennino bolognese avrà un nuovo cammino: la “Via Mater Dei”: 130 km che collegano i principali santuari mariani da percorrere in 6 tappe da Bologna alle cime dell’Appennino bolognese, attraversando 9 comuni (Bologna, Pianoro, Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Grizzana Morandi e il Comune di Firenzuola in Toscana) e visitando 10 santuari.

Il percorso sarà inaugurato sabato 18 maggio alle ore 14 a Madonna dei Fornelli (San Benedetto Val di Sambro), alla presenza di Mons. Matteo Zuppi Vescovo di Bologna, Matteo Lepore presidente della Destinazione turistica della Città metropolitana di Bologna e Alessandro Santoni sindaco del Comune di San Benedetto Val di Sambro.
Dopo il brindisi inaugurale il programma prevede alle 15 la partenza del trekking musicale. I partecipanti percorreranno un breve tratto della Via Mater Dei (un paio di chilometri) accompagnati da una guida ambientale e dalla musica dei Numa Boa – Batucada Brasileira. Arrivati a Qualto è prevista una breve visita guidata del borgo medievale e della chiesa di San Gregorio Magno, dedicata alla Madonna del Carmine. A seguire il ritorno presso Madonna dei Fornelli dove si svolgerà prima la presentazione ufficiale del cammino alle 18 e successivamente il concerto di Carlo Maver.
La proposta di questo percorso unisce la tradizione del pellegrinaggio cristiano con la modernità del trekking e del turismo culturale. I santuari coinvolti sono Santa Maria della Vita e San Luca a Bologna, il Santuario del Monte delle Formiche a Pianoro, il Santuario della Madonna di Lourdes e quello della Madonna dei Boschi a Monghidoro, il Santuario della Madonna di Pompei a Piamaggio (Monghidoro), il Santuario della Madonna della Neve a Madonna dei Fornelli (San Benedetto Val di Sambro), il Santuario di Boccadirio a Castiglione dei Pepoli, il Santuario di Montovolo a Grizzana Morandi, il Santuario della Serra di Ripoli (San Benedetto Val di Sambro). In prossimità di ogni tappa i viandanti potranno trovare sia ricettività privata che parrocchie a cui chiedere ospitalità, dopo di che rientrare a Bologna (o a Firenze) tramite la ferrovia Direttissima: la stazione di San Benedetto è infatti poco distante dall’ultima tappa di Ripoli.
Il tracciato si svolge in gran parte lungo sentieri CAI con la segnaletica bianco-rossa e anche con specifici cartelli che riportano il logo della Via Mater Dei.

Il cammino si dipana su crinali di media montagna, tuttavia per i meno esperti è possibile chiedere il supporto della cooperativa di comunità Foiatonda che è in grado di offrire ai gruppi organizzati un servizio bagagli e un aiuto nel programmare il cammino, coinvolgendo se necessario le guide e le parrocchie.
La Via Mater Dei tuttavia non offre solamente dei luoghi di interesse legati all’architettura sacra. Chi deciderà infatti di intraprendere questo percorso attraverserà e apprezzerà luoghi incantevoli come il Parco Cavaioni di Bologna, le colline ricamate da filari di vite a Riosto (Pianoro), il contrafforte Pliocenico con il museo dei Botroidi, sassi rinvenuti del corrente, e ancora l’antico borgo di Barbarolo, Palazzo Loup a Loiano, il mulino Mazzone di Monghidoro, l’unico della valle del Savena ancora funzionante, il lago di Castel dell’Alpi, il borgo antico di Qualto e l’antica strada Romana “Flaminia Militare” immersa nel verde delle foreste di Pian di Balestra. Senza dimenticare il bel centro storico medioevale di Castiglione dei Pepoli, l’oratorio di Santa Caterina d’Alessandria a Montovolo e il borgo Le Serrucce di Ripoli.

Il progetto Via Mater Dei, che fa parte del cartellone Bologna Estate, è sostenuto dalla Destinazione turistica e dalla Città metropolitana di Bologna, dall’Ufficio Sport, Turismo, Pellegrinaggi, Tempo libero dell’Arcidiocesi di Bologna, dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, dall’Unione dei comuni Savena-Idice ed è curato dalla Cooperativa di comunità Foiatonda.

Link:

Articolo sul sito della Città Metropolitana

Destinazione turistica

Unione Comuni Appennino Bolognese

Unione dei comuni Savena-Idice

Cooperativa di comunità Foiatonda

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